curiosità stroriche padovane  1°

UN TIRANNO DI PADOVA

 

Ezzelino da Romano fu uno dei tiranni più crudeli che ricordi la storia. Era nato nel 1194 a Romano presso Bassano, terra posseduta in signoria dalla sua famiglia. Conquistò Padova, ove entrò il 25 febbraio 1237 come Vicario e con armi fornitegli dall'imperatore di Germania, ma poi ne divenne assoluto signore.

 

Gli anni del suo dominio furono i più tristi passati dalla nostra città. Era sitibondo di sangue, non riconosceva il diritto di nessuno, non rispettò ne donne, ne bambini. Faceva accecare i fanciulli, uccideva gli uomini coi più orribili supplizi. Fu un vero flagello di Dio per la nostra città.

 

Perseguitò anche la religione finché il Pontefice Innocenzo IV, il giovedì santo del 1248 lo scomunicò. La grave punizione del Papa non moderò di un punto il feroce Ezzelino, ed il Pontefice spronò i veneziani ed i lombardi a muovergli guerra.

 

Questi si unirono ai Padovani emigrati per sfuggire al tiranno e si riunirono tutti il 10 giugno 1256 a Piove di Sacco. Il 20 assalirono la città, e malgrado l'accanita resistenza degli ezzeliniani, entrarono lo stesso giorno da Porta Altinate come leggesi nella lapide ivi posta: Porta espugnata - Ezzelino vinto - 20 Giugno 1256.

 

Veramente in città risiedeva il nipote del tiranno, Ansedisio, il quale fuggì con i suoi soldati per Porta S. Giovanni verso Vicenza.

 

Il giorno appresso tutta la città fu in possesso dei congiurati, i quali come usavasi in quei tempi saccheggiarono anch'essi gli infelici abitanti. Ezzelino per vendetta fece massacrare molte migliaia di padovani che militavano con lui.

 

Per commemorare questa vittoria i Padovani istituirono un mercato franco di tasse per 15 giorni il quale diede poi origine alla nostra celebre Fiera dei Santo.

 

 

 

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Ignazio Sommer (Merzio)